Il Prof. Concetto Battiato illustra l'utilizzo delle repliche anatomiche di Sintac nella chirurgia traumatica del bacino
“Ci sono zone in cui si può vedere altre zone in cui si vede con il dito” sosteneva Émile Letournel, il più noto chirurgo ortopedico del secolo scorso
Per la chirurgia questo aspetto è sempre stato limitante e soprattutto pericoloso per il paziente.La prototipazione rapida proposta da Sintac risolve il problema, perché consente di creare parti virtuali del corpo che permettono al chirurgo di studiare e conoscere alla perfezione l’operazione che dovrà essere eseguita. Sia dove vede - citiamo il professor Letournel - sia dove avrebbe dovuto mettere il dito per procedere. Una vera rivoluzione per la chirurgia: meno rischi per il paziente e precisione in ogni fase dell’operazione.
Realizzare delle protesi dentarie per la chirurgia con materiali innovativi e su misura: questa la missione di Sintac, una piccola azienda italiana con sede a Padova, diventata in pochi anni leader del settore biomedicale. Anche grazie anche alla collaborazione con importanti Università italiane e straniere, che ha portato le scorse settimane al primo trapianto di mandibola con protesi stampata proprio in 3D, ed effettuato da medici dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Una tecnologia che riduce sensibilmente il rischio di rigetto nel paziente e che – essendo la protesi costruita in maniera simmetrica sulla base di un calco effettuato a partire dal volto del paziente stesso – migliora esteticamente il risultato dell’operazione e i tempi di riabilitazione. I materiali innovativi utilizzati per la stampa 3D sono pensati inoltre per diminuire il rischio di rottura della protesi una volta impiantata, e risultano più leggeri rispetto a quelle tradizionali.
https://thenexttech.startupitalia.eu/53119-20160404-stampa-3d-sintac-mandibole-protesi-denti
Non tutti, a causa di serie patologie o di incidenti, hanno la fortuna di avere una dentatura sana e molto spesso l’unica soluzione è rappresentata dalle protesi dentarie che, per quanto possano essere perfette, creano non pochi problemi, legati in alcuni casi anche alle caratteristiche dell’impianto. Da oggi, avere un sorriso bellissimo e assolutamente naturale, sarà possibile anche per chi deve ricorrere alla protesi.
Sintac, un’azienda di Trento, leader nel settore biomedicale, ha realizzato un intervento eseguito con successo per la prima volta: un trapianto di mandibola con protesi stampata in 3D. Il ricorso a questa tecnologia ha il vantaggio di ridurre il rischio del rigetto, consentendo di ridurre i tempi per la riabilitazione.
Un pregio insospettabile della stampa 3D è quello di utilizzare materiali di ottima qualità a prezzi molto accessibili. Offrire qualità dei materiali e delle prestazioni a prezzi abbordabili è sicuramente un traguardo ambizioso e raggiungerlo significherebbe restituire il sorriso (e non solo in senso metaforico) a quanti rinunciano a curarsi per difficoltà economiche.
Fonte: https://blog.iocambioilmondo.it
"Per la prima volta in Italia, a Padova, è stato ricostruito con un trapianto artificiale di mandibola, il volto di un paziente di mezza età di nazionalità italiana affetto da osteonecrosi. Le ripetute infezioni gli compromettevano la capacità funzionale e i dolori gli causavano limitazioni di salute. La Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova diretta dal prof. Giuseppe Ferronato, ha eseguito con i ricercatori dott.ssa Giorgia Saia e dott.ssa Giordana Bettini coordinati dal dott. Alberto Bedogni - esperto nel trattamento delle patologie ossee radio e farmaco indotte, assieme ad un team di ingegneri, il delicato intervento portato a termine con successo. È stata così inserita al paziente in sole 4 ore una nuova mandibola artificiale in titanio di gr. 26 contenente i fori necessari affinchè muscoli e nervi vi si inserissero naturalmente. La protesi artificiale personalizzata ha sostituito buona parte della mandibola originale includendo il condilo e il mento, regioni indispensabili per le funzioni di movimento della mandibola - articolazione della parola, masticazione, deglutizione e competenza delle labbra - nonché dell’aspetto esteriore del volto. La tecnica progettata e sviluppata dai ricercatori padovani in strettissimo rapporto con ingegneri e bio-ingegneri di un’azienda italiana leader nel settore della ricerca e della produzione di dispositivi medici, ha permesso la realizzazione di una protesi artificiale che ha riprodotto fedelmente le caratteristiche anatomiche della porzione mancante e deformata della mandibola del paziente, comprendendone anche le inserzioni muscolari indispensabili. La realizzazione della protesi ha comportato l’elaborazione al computer delle immagini dello scheletro facciale del paziente grazie alla tomografia computerizzata. Le immagini realizzate hanno prodotto un modello virtuale 3D della mandibola. Così il chirurgo ha simulato da remoto in tempo reale l’intervento chirurgico. È stato specchiato il lato sano sulla mandibola mancante (mirroring) e ricostruita la mandibola a computer, la forma finale ha ricalcato quella mandibolare del paziente. Un raggio laser ha fuso per strati la polvere di titanio formando così la nuova mandibola. Numerosi i vantaggi immediati per il paziente. Dalla sensibile riduzione del rischio di complicanze, alla riduzione della possibilità di rigetto; dal recupero della migliore forma del volto in un unico intervento alla respirazione autonoma post-operatoria. Dalla riduzione della necessità di accesso tracheostomico alla rapida ripresa dell’alimentazione già dalla prima giornata dopo l’intervento e al rapido recupero della qualità della vita generale. L’Azienda Ospedaliera di Padova, conferma l’effettiva stabilità della mandibola innestata nel paziente alcuni mesi fa, e dichiara riuscito il trapianto di mandibola in titanio. Il paziente ora può masticare, parlare, respirare e deglutire normalmente e soprattutto non ha più dolori. È tornato ad una normalità di vita. Questo intervento migliora il supporto del labbro inferiore, la simmetria finale della parte inferiore del viso e la competenza delle labbra. Il vantaggio delle protesi artificiali personalizzate è da considerarsi soprattutto nei casi in cui la regione anteriore della mandibola sia inclusa nell’asportazione. Il costo medio di un impianto di questa tipologia è di circa euro 3.500 e prevede l’applicazione a basso impatto sugli individui, specie nei soggetti adulti. «Le nuove protesi progettate, conferma il Prof. Giuseppe Ferronato - hanno dimostrato anche una buona resistenza al trattamento chemio-radioterapico e potrebbero essere utilizzate nella cura dei tumori maligni del cavo orale aprendo così la strada ai pazienti oncologici critici che non sopporterebbero altrimenti, interventi ricostruttivi complessi».
Fonte : La Stampa
Un intervento complesso che ha permesso al paziente di tornare a vivere
3dFast, nata nel 2005, consta di 12 dipendenti, sei stampanti 3D e un fatturato di 1,5 milioni di euro. Assieme alle consociate Sintac (specializzata in ingegneria biomedicale) ed Efestolab, progetta e produce diverse parti anatomiche, dal cranio al piede. Collabora con le più importanti università d’Italia, in primis quelle di Padova e di Venezia, e con numerosi ospedali. di Katy Mandurino
Link web:
Nella città veneta è stato effettuato il primo trapianto di mandibola con protesi stampata in 3D. L’ha realizzata una giovane azienda italiana, la Sintac, che stampa protesi dentarie su misura e low cost.
Realizzare delle protesi dentarie per la chirurgia con materiali innovativi e su misura: questa la missione di Sintac, una piccola azienda italiana con sede a Padova, diventata in pochi anni leader del settore biomedicale. Anche grazie anche alla collaborazione con importanti Università italiane e straniere, che ha portato le scorse settimane al primo trapianto di mandibola con protesi stampata proprio in 3D, ed effettuato da medici dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
Fonte: https://thenexttech.startupitalia.eu/53119-20160404-stampa-3d-sintac-mandibole-protesi-denti
Video: https://www.youtube.com/watch?v=jL8vOrovB5U
Sintac presentata a Medicina 33, la nota rubrica del Tg2
Un trapianto di mandibola artificiale in titanio.
26 grammi inseriti a un paziente sessantenne in 4 ore di sala operatoria.
La mandibola è stata sviluppata su un modello in 3d ricavato dallo scheletro facciale del paziente tramite tomografia computerizzata
Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=EOHO7moNnC0
Febbraio, 2016
Ha avuto notevole risalto nei giorni scorsi il trapianto artificiale di mandibola effettuato a Padova, con cui è stato ricostruito per la prima volta in Italia il volto di un paziente. A monte della realizzazione della protesi artificiale in titanio, che ha riprodotto fedelmente le caratteristiche anatomiche della porzione mancante e deformata della mandibola del paziente comprendendone anche le inserzioni muscolari indispensabili, c’è stata l'elaborazione al computer delle immagini dello scheletro facciale e poi un modello virtuale 3D della mandibola.